Piano Transizione 5.0: normative e incentivi

Ambiente di lavoro di un'industria 5.0

Piano Transizione 5.0: normative e incentivi

Il “Piano Transizione 5.0” introdotto di recente nel nostro Paese supporta la trasformazione digitale ed ecologica delle aziende, attraverso incentivi sugli investimenti in tecnologie avanzate e sostenibili. Nella nostra guida all’industria 5.0, vedremo quali sono le agevolazioni previste, chi può beneficiarne e in che modalità, quali sono i beni strumentali ammessi, le aliquote applicabili. Inoltre, parleremo degli strumenti REM Software che possono aiutare la tua azienda in questa transizione. 

Transizione all’industria 5.0: gli incentivi previsti dal Ministero

Il Piano Transizione 5.0 si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2024. Emanato tramite l’articolo 38 del Decreto Legge n.39 del 2 marzo 2024, il piano si propone di sostenere le imprese in progetti di efficientamento energetico e transizione digitale. 

Di seguito, analizzeremo in dettaglio i principali aspetti della norma e le opportunità che offre.

Destinatari degli incentivi

Il piano è destinato alle imprese (senza restrizioni relative alla forma giuridica, al settore, alla dimensione o al regime fiscale) che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive situate in Italia. Le imprese in difficoltà finanziaria o sanzionate non possono accedere agli incentivi.

Condizioni per l’accesso agli incentivi

Per accedere agli incentivi, le imprese devono:

  • Presentare un piano per l’efficientamento energetico.
  • Investire in beni strumentali materiali o immateriali (secondo l’elenco contenuto negli allegati A o B della domanda) che devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Sono inclusi software, sistemi, piattaforme o applicazioni destinate al monitoraggio continuo e alla visualizzazione dei consumi energetici.
  • Certificare una riduzione dei consumi generali pari o superiore al 3% o una riduzione del consumo del singolo processo produttivo pari o superiore al 5%.
  • Rispettare i principi DNSH (Do No Significant Harm), garantendo che le attività economiche non causino danni significativi agli obiettivi ambientali definiti dalla tassonomia UE.

Altri costi agevolabili per l’industria 5.0: fotovoltaico e formazione

Attraverso gli incentivi per l’industria 5.0, sono agevolabili anche i costi per impianti di autogenerazione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Gli impianti fotovoltaici devono essere basati su pannelli prodotti nell’UE con un’efficienza minima del 21,5%. 

Inoltre, anche la formazione sulla transizione 5.0 è finanziabile: parliamo di una percentuale che arriva fino al 10% dell’investimento sui beni strumentali, con un massimo di 300.000 €, per acquisire competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Le aliquote e il calcolo del risparmio energetico

Le aliquote degli incentivi variano in base alla classe di efficienza ottenuta con l’investimento e all’importo dell’investimento stesso. Per esempio, per investimenti fino a 2.500.000€ con una riduzione dei consumi energetici tra il 3% e il 6%, l’aliquota è del 35%. Questa percentuale aumenta con il crescere dell’efficienza e dell’importo dell’investimento.

Il risparmio energetico viene calcolato diversamente per aziende esistenti e nuove. Le aziende esistenti devono riproporzionare i conteggi su base annuale e riferirsi ai consumi energetici registrati nell’anno precedente all’avvio degli investimenti. Per le aziende di nuova costituzione, si utilizza uno scenario controfattuale definito dal decreto attuativo.

Transizione 5.0: l’iter per accedere ai benefici

L’accesso agli incentivi segue un iter preciso che include:

  1. Certificazione ex-ante che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguibili.
  2. Richiesta tramite il portale GSE e aggiornamenti sullo stato di avanzamento.
  3. Comunicazione del credito d’imposta utilizzabile.
  4. Certificazione ex-post che attesti la realizzazione degli investimenti e l’interconnessione.
  5. Aggiornamenti al GSE sugli avanzamenti e la conclusione dell’investimento.
  6. Concessione del contributo.

Certificazioni e agevolazioni

Le certificazioni possono essere rilasciate da Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) o Energy Service Company (ESCo) certificati secondo le norme UNI CEI. 

Le spese per la certificazione possono essere detratte fino a un massimo di 5.000 €, con ulteriori agevolazioni per le PMI.

Modalità di fruizione

Il credito d’imposta sarà fruibile esclusivamente in compensazione tramite F24 in un’unica quota entro il 31/12/2025, con un’eventuale suddivisione in 5 quote annuali per l’importo non utilizzato entro tale termine. È obbligatorio conservare la documentazione che dimostri l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili, mantenendo i beni agevolati per almeno 5 anni.

Cumulabilità

Il credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile con altri crediti d’imposta relativi ai medesimi costi ammissibili, né con quelli per investimenti in beni nuovi strumentali 4.0.

Dall’industria 4.0 alla 5.0

Il Piano Transizione 4.0 resta operativo per gli investimenti che non generano risparmio energetico o che generano risparmio sotto le soglie minime previste dal piano Transizione 5.0.

Gli investimenti in beni 4.0 che abilitano un risparmio energetico rientrano nel piano Transizione 5.0, che sostituisce le norme del piano Transizione 4.0 in relazione alle tempistiche e alle modalità di fruizione dell’incentivo. 

Consulenza per la transizione all’industria 5.0: affidati a REM

Il Piano Transizione 5.0 offre un’opportunità significativa per le imprese italiane di innovare e migliorare la propria efficienza energetica, con benefici potenziali sia in termini di competitività, che di risparmio e di tutela dell’ambiente.

REM, già esperta nel supportare le aziende in ottica 4.0, con la suite dedicata (installata su oltre 3000 impianti), che permette di certificarsi secondo i criteri dell’industria 4.0, è al tuo fianco anche nella nuova rivoluzione. 

Possiamo fornirti una consulenza per la transizione al 5.0, tramite dei partner esterni abilitati che si occuperanno di tutte le fasi della presentazione della domanda, dalla realizzazione del progetto energetico alla sua certificazione. Inoltre, possiamo aiutarti anche attraverso soluzioni come EnergyMeter [link articolo EnergyMeter], lo strumento che consente di registrare i consumi e di conservare i dati all’interno di database. Con EnergyMeter potrai facilmente assolvere all’obbligo della normativa 5.0 che prevede la registrazione dei consumi per un dato numero di anni, in previsione di successivi controlli. 

La tua azienda è interessata agli incentivi per l’industria 5.0? 

Contattaci senza impegno per parlarci delle tue esigenze.